Cosa vedere in natura a marzo, ovvero come scoprire luoghi meravigliosi della Campania seguendo le rotte di 5 uccelli migratori!

Ci credereste? É arrivata ​​la primavera! Sebbene appena pochi giorni fa la neve a basse quote stringeva tutti nella morsa del freddo anche qui a Napoli, la città del sole, basta guardarsi bene attorno per trovare primavera dappertutto! Nei fiori, nei colori più accesi finalmente dominati dai toni del verde, nei primi ronzii delle api e degli altri insetti… E poi ci sono loro, quelli che la primavera ce la portano al volo direttamente dal continente africano: gli uccelli. Alcuni partono da più vicino e fanno tutta una tirata per arrivare qui da noi, altri partono da più lontano e fanno un viaggio a tappe, altri ancora non si fermeranno finché non avranno raggiunto il grande nord ma tutti, tutti faranno primavera, proprio come una rondine. Siete pronti per conoscerne alcuni?  Imbracciate il binocolo, andiamo alla scoperta dei migratori di marzo!

1 – IL CULBIANCO

Già a partire da questo mese, il culbianco fa ritorno dalla sua casa invernale africana. Il maschio è sorprendente con il petto arancione pallido e le strisce oculari bianche e nere che lo fanno somigliare un pò ad un bandito piumato, mentre la femmina ha un colorito più pallido e meno contrastato. Se vi state chiedendo da cosa derivi il suo nome… beh, provate a indovinare!

Dove vederlo? Lago Laceno in provincia di Avellino, lago Matese in provincia di Caserta e le altre grandi aree aperte e pascolate dei nostri altopiani, dove se ne stanno appollaiati sui pali di legno delle recinzioni alla ricerca di insetti.

2 – LA MARZAIOLA

Piccola e chiassosa, la marzaiola è una piccola anatra che si muove in stormo e che, con l’inizio della primavera, intraprende il lungo viaggio dall’Africa verso i quartieri di nidificazione dal nord Italia al nord Europa. Facile riconoscere il maschio, con la lunga banda bianca che parte dal becco e arriva fin dietro il capo e lo specchio alare bianco. Meno semplice discriminare la più femmina. Purtroppo, a causa della distruzione delle zone umide, la popolazione di questi splendidi animali continua a diminuire. Perché si chiama così? Come dicevo, qui da noi arrivano a marzo!

Dove vederle? All’Oasi WWF di Persano in provincia di Salerno.

3 – LA NITTICORA

Di ritorno dal continente africano c’è anche lei, la Nitticora, il meno elegante degli aironi ma anche il più simpatico con i suoi occhi color rubino, la lunga egretta dietro il capo e quel movimento da vecchio ingobbito mentre si muove lentamente tra le cannucce di palude a caccia di pesci distratti. Il suo nome vuol dire letteralmente “corvo della notte”, facendo riferimento al suo verso grottesco e alle sue abitudini crepuscolari.

Dove vederla? All’Oasi WWF Cratere degli Astroni a Napoli ed in particolare al lago Grande, dove si muove a suo agio anche di giorno.

4 – IL RONDONE COMUNE

Ali lunghe e appuntite, muscolatura possente e zampe ridotte al minimo fanno del rondone, che nulla ha a che fare con i più comuni rondine e balestruccio, uno degli uccelli più specializzati nel volo. Le forme del corpo, dalla punta del becco a quella della coda, conferiscono a questo animale il massimo dell’aerodinamicità, rendendolo una perfetta macchina volante, talmente perfetta che il rondone, ad eccezione del periodo di nidificazione, non si posa mai, trascorre la sua intera vita in volo.

Dove vederlo? A Napoli, al Maschio Angioino, dove vi basterà alzare la testa per vederlo sfrecciare insieme al rondone maggiore, da cui si distingue per la mancanza del bianco sul petto e sulla gola.

5 – IL CAVALIERE D’ITALIA

Un nome che calza a pennello vista l’eleganza che é in grado di sfoggiare questo limicolo dalle zampe da record: ben 30 cm di lunghezza per un animale che ne misura altrettanti dalla punta del becco a quella della coda. Inconfondibile con il suo abito bianco e nero, l’occhio rosso rubino e le lunghe zampe color corallo, il Cavaliere d’Italia vi incanterà, ne sono certa!

Dove vederlo? All’Oasi naturalistica Le soglitelle in provincia di Caserta.

COSA OCCORRE?

Per osservare gli uccelli basterà un binocolo sufficientemente luminoso da lasciare apprezzare i colori del piumaggio. Per riconoscerli occorrerà una buona guida da campo. La migliore resta la “Guida degli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente” di Ricca editore. 

PER CONCLUDERE

I migratori che é possibile vedere in questo periodo sono moltissimi. Ognuno di loro fa un viaggio lunghissimo e affascinante che spesso non si conclude qui da noi ma prosegue per mete lontane. Se andare alla scoperta di questi animali ti é piaciuto non fermarti! Continua il tuo viaggio alla scoperta degli uccelli! 

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