“Il suolo è uno dei beni più preziosi dell’umanità. Consente la vita dei vegetali, degli animali e dell’uomo sulla superficie della terra”
Carta Europea del Suolo, Consiglio d’Europa, 1972
Oggi assieme ai ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo “I. Manzi” di Calitri, provenienti da Conza della Campania, Sant’Andrea di Conza e Calitri, siamo andati alla scoperta della composizione del suolo e lo abbiamo fatto in un luogo molto speciale: l’Oasi WWF Lago di Conza (AV), un’area protetta ricca di biodiversità che, per l’occasione, si è trasformata in un vero e proprio laboratorio scientifico all’aperto! Le domande che ci siamo posti sono state:
Cos’é il suolo?
Come si forma il suolo e grazie a chi o cosa?
Il suolo è uguale dappertutto oppure ci sono suoli diversi?
Come incide sulla nostra vita quotidiana il tipo di suolo dei territori in cui viviamo?
Perché è importante conservare il suolo e come lo consumiamo?
Per trovare le risposte ai nostri quesiti abbiamo quindi indagato i meccanismi di formazione del suolo e abbiamo osservato dal vivo i tanti campioni che siamo riusciti a raccogliere, ognuno ne ha prelevato un po’ dal luogo in cui vive! Attraverso l’osservazione e la manipolazione abbiamo potuto notare tutte le differenze di colore e di struttura pervenendo a una serie di ipotesi sulle loro diverse composizioni e abbiamo ricondotto il tutto a 4 principali tipi di suolo: sabbioso, argilloso, umifero e calcareo. Ci siamo chiesti quindi quali limiti e quali potenzialità scaturiscono da ciascuno di essi in relazione alle attività umane. Gli esperimenti sulla permeabilità e sull’azione dilavante delle precipitazioni ci hanno inoltre permesso di affrontare in maniera pratica e intuitiva temi delicati come il dissesto idrogeologico, la conservazione del suolo e le cause di consumo. Infine ci siamo concentrati sulla biodiversità che in esso vive e che contribuisce alla sua formazione e alla sua conservazione. Grazie alla ricerca e all’osservazione diretta, armati di trappole (alcune a caduta che abbiamo collocato in giro per l’Oasi e due trappole di Berlese che abbiamo costruito apposta per l’occasione), lenti di ingrandimento e chiavi dicotomiche abbiamo catturato e osservato dal vivo la pedofauna, classificato i principali gruppi di organismi e scoperto il ruolo ecologico che ciascuno di essi riveste. Il tutto sforzandoci sempre di ricondurre concetti ed esperienze alla nostra quotidianità.
Queste attività di educazione ambientale ci hanno permesso di comprendere l’importanza che la risorsa suolo riveste nelle nostre vite e la necessità della sua conservazione. Abbiamo inoltre approfondito la conoscenza del territorio, evidenziato quella parte di biodiversità nascosta che opera costantemente a nostro favore e scoperto insospettabili connessioni tra noi e gli altri organismi viventi!
Ilaria Cammarata, Centro di Educazione Ambientale dell’Oasi WWF Lago di Conza (AV)