Un passo avanti due passi indietro

Un passo avanti

due passi indietro

e pensa il gambero, non ce la faccio

non posso uscire nel mondo la fuori

questa mattina mi sento uno straccio.

Sono un minuzzolo nell’universo

qualche millimetro, e in più trasparente

tra gli splendori del mondo sommerso

mi sento fragile, non conto niente.

Due passi avanti

tre passi indietro

basta guardare al di là dello scoglio:

è una foresta di branchie e di denti

io ho chele gracili e antenne cascanti

non voglio uscire, vi dico, non voglio.

Tre passi avanti

due passi indietro

una murena si aggira qui accanto

apre la bocca, mi invita con gli occhi

mi prende in giro? Ci manca soltanto

che mi ci infili da solo e la imbocchi!

Piccolo gambero chele eleganti

nuota, ti prego, in mezzo ai miei denti

tu solamente li puoi ripulire

con la tua grazie leggera e gentile

con il tuo tocco così delicato

con le tue zampe di vetro soffiato.

Piccolo gambero chele eleganti

nuota, ti prego, in mezzo ai miei denti.

Un passo indietro

due passi avanti

anche i più piccoli sono importanti

da qualche parte li cerca qualcuno

tre passi avanti

indietro nessuno

Tratto da “Il mare in una rima”, di Chiara Carminati e Pia Valentinis

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