Febbraio è uno dei mesi più freddi dell’anno e il vortice polare che ha raggiunto l’Italia nei giorni scorsi ce lo ha dimostrato portando la neve a basse quote anche nelle regioni del Sud. Ma sapete una cosa? L’ultimo mese d’inverno è anche il primo di primavera! Lo so, lo so, a giudicare dal clima cittadino non si direbbe ma basta fare una passeggiata in natura per accorgersi che la bella stagione è alle porte. Come? Andando a cercare le prime fioriture spontanee!
Primo tra tutti il Bucaneve, Galanthus nivalis, una specie dall’aspetto così delicato che mai lascerebbe intuire la sua forza e la sua tenacia. Come ci racconta fin dal suo nome infatti, nasce sotto il manto nevoso e buca la neve con il suo fiore color latte. Per me, una delle cose
più belle che la natura possa offrire. Ma non è il solo, come lui ci sono crochi selvatici, anemoni, pratoline, alcune orchidee e le primule selvatiche. Anche qui il nome la dice lunga.
DOVE OSSERVARLI
Incontrarli non è difficile ma è necessario raggiungere luoghi che conservino una certa naturalità come i nostri bellissimi boschi montani. In Campania sono perfetti:
- il Parco Regionale dei Monti Picentini;
- il Parco Regionale del Matese;
- le zone montane del Parco Nazionale del Cilento come il comprensorio del Cervati, del Motola o degli Alburni.
Troppo fredde, dite? Beh, è una questione di attrezzatura! Se siete ben preparati il freddo non sarà un problema!
COSA VI OCCORRE
- Una buona guida ai fiori spontanei, vi consiglio quella di Ricca editore.
- Una macchina fotografica. Le foto saranno un ricordo visibile dell’esperienza ma soprattutto vi permetteranno di classificare attraverso il web anche i fiori che non siete riusciti a identificare al momento, anche perchè la raccolta di queste piante è assolutamente vietata!
- Abbigliamento da escursione e, nel caso, da neve.
- Oltre alla guida da campo può rivelarsi utile una buona app per la classificazione delle piante, con la quale potreste riuscire a riconoscere anche alberi, arbusti ecc. Una delle più semplici da utilizzare è PlantNet ma io preferisco INaturalist, che oltre a darvi la possibilità di riconoscere la specie vi mette in rete con gli esperti e soprattutto georeferenzia il dato inserito, permettendo agli studiosi di ricostruire gli areali delle specie e a voi di tenere un archivio delle specie che avete osservato con il luogo in cui le avete viste. In ogni caso basta fare una ricerca nel playstore per trovarne molte altre.
CON I BAMBINI
È assolutamente vietata la raccolta di queste specie ma se avete dei bambini l’avventura dell’osservazione dei fiori invernali puó continuare a casa rivisitando un grande gioco classico: il memory, in questo caso il memory della natura. Vi occorreranno le foto che avete scattato o, in alternativa, delle immagini scaricare da internet, una stampante e dei cartoncini. Utilizzando il power point create delle card con le immagini dei fiori invernali avendo cura di scrivere anche il nome. Stampate due card per specie su cartoncino rigido oppure, per rendere le card durature nel tempo, ricorrete alla plastificatrice. Usate le card come un classico memory. In questo modo avrete ottenuto un’attività divertente e istruttiva portando a casa la natura lasciandola dov’è!
QUALCHE CURIOSITÀ
Perché fioriscono così presto? Queste specie vengono impollinate dagli insetti, così una fioritura precoce puó garantire il massimo delle visite ai loro fiori (e quindi una maggiore probabilità di essere impollinati) da parte degli insetti in cerca di risorse alimentari durante un periodo di scarsità di cibo. In altre parole fioriscono prima per evitare la competizione che diviene più difficile in primavera.
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